L’APPARATO RIPRODUTTIVO DEI PAPPAGALLI
Nei pappagalli l’apparato riproduttivo è costituito da ovaie ed ovidotti nella femmina e dai testicoli nel maschio. L’apparato riproduttivo femminile all’inizio della vita dell’uccello è costituito da due ovaie e due ovidotti: con lo sviluppo l’ovaio destro regredisce e rimane attivo solamente il sinistro. La prima parte è costituita dall’infundibolo, dove la cellula uovo si innesta e viene fecondata dagli spermatozoi, se presenti, nella porzione ad imbuto. Apposite ghiandole secernono l’albume. Nella parte successiva dell’ovidotto, il magnum, altre cellule secernono sodio, magnesio e calcio. Nell’istmo, porzione ancora successiva, si formano le membrane interne ed esterne dell’uovo. Infine nell’utero, detto anche camera calcigena, l’uovo si forma completamente, raddoppiando di volume e calcificandosi per la deposizione, che procede attraverso la vagina. Il pappagallo maschio, come ogni altro uccello, non è provvisto di organi genitali esterni, cosa che si verifica per esempio nei mammiferi. I testicoli sono alloggiati in prossimità dei reni, nella cavità addominale e sono provvisti di dotti deferenti, paralleli agli ureteri, per l’espulsione dello sperma al di fuori della cloaca tramite la vescicola seminale. La spermatogenesi ha luogo nei tubuli seminiferi dei testicoli. Il testicolo sinistro è più grande e sviluppato del destro. L’accoppiamento nei pappagalli avviene per accostamento delle cloache con eversione delle mucose. Lo sperma espulso dal maschio penetra nell’ovidotto della femmina, e viene trattenuto dalle ghiandole ospitanti, localizzate nello sfintere vaginale, dove mantiene la capacità di fecondare le uova per diversi giorni. Da qui gli spermatozoi sono in grado di raggiungere l’infundibolo.