La salute del Cacatua
La salute del Cacatua
Naturalmente vogliamo che il vostro cacatua sia in salute! Sfortunatamente potrebbe ammalarsi e questo può accadere per due motivi: il vostro cacatua viene infettato da una malattia contagiosa o un parassita, oppure si ammala perché ha carenza di nutrienti, vitamine o problemi interni. Per fortuna possono essere prevenute o trattate. Qui potete leggere tutto a riguardo.
Riconoscere una malattia
Come si riconosce un cacatua ammalato?
Un cacatua sta male se notate uno o più di questi sintomi:
Il cacatua è…
- Apatico
- Mostra risposte lente a ciò che succede intorno a lui
- Mantiene le piume gonfie
- Tiene gli occhi chiusi o dorme molto
- Ha del liquido che esce dal naso
- Ha fluido o muco vicino agli occhi o al naso
- Respira con un suono evidente
- Rifiuta di mangiare
- È magro o sta perdendo peso
- Se state pensando di comprare un cacatua che mostra uno o più di questi sintomi, è meglio aspettare che i problemi si risolvano. Comprare un cacatua malato vi porterà solo angoscia e problemi, può anche essere molto costoso provvedere alle cure per il volatile.Alcuni sintomi presenti nella lista sono peggiori di altri, quando un cacatua rifiuta di mangiare/bere o è molto apatico, dovreste consultare al più presto un veterinario.
Andare dal veterinario
A volte dovrete portare il vostro cacatua dal veterinario, che sia per un’emergenza o per un problema meno urgente. Assicuratevi di informarvi sul veterinario da cui volete portare il vostro animale, non tutti i veterinari sono una buona scelta! Il miglior veterinario per cani e gatti potrebbe fare un lavoro terribile con gli uccelli, per esempio. Scegliete un veterinario che ha esperienza con pappagalli o cacatua.
Autodeplumazione
In molti avranno visto immagini di pappagalli e cacatua con il petto spennacchiato, a volte il volatile non ha piume e mostra una pelle grigio scuro. La mancanza di piume può avere due cause: una malattia o è il cacatua che si strappa le penne. Per ulteriori informazioni sulle malattie, date un’occhiata alle pagine su PBFD e giardia. Questa pagina parla dei cacatua che si strappano le piume da soli.
Che succede?
Avete un cacatua e un giorno inizia a strapparsi le piume, di solito comincia con alcune piume del petto. Iniziate a notare un punto calvo, questo s’ingrandisce e anche ogni piuma nuova in crescita viene strappata, ne tirerà via sempre di più; coprendo il pavimento con le sue bellissime piume finché non sarà completamente spoglio, tranne che per la testa. Alcuni cacatua mordicchieranno la pelle, facendo aprire una ferita sul petto. Gli altri cacatua non si strappano mai tutte le piume, per esempio ne strappano solo alcune dal petto.
Perché i cacatua si strappano le piume
La maggior parte dei cacatua si strappa le penne per noia e frustrazione. I cacatua sono volatili intelligenti che sono fatti per vivere liberamente con altri cacatua in un ambiente ricco di stimoli. Adesso si ritrova in una gabbia con pochi o nessun giocattolo, pochi contatti con altri esseri, nessun compagno, nessun altro cacatua, nessuna distrazione dalla sua vita in gabbia. Per la frustrazione il cacatua comincerà a comportarsi così, anche dopo essere stato rimosso da quest’ambiente noioso e frustrante, potrebbe continuare a strapparsi le piume per abitudine. Quando le piume vengono strappate varie volte si danneggia il follicolo in cui nascono e dopo un po’ non si svilupperanno mai più.
A volte c’è una causa medica per questo, come parassiti, PBFD, pelle pruriginosa o carenza di alcuni nutrienti. Consultate sempre un veterinario quando il vostro cacatua inizia a strapparsi le piume.
Farlo smettere
Quando un cacatua sviluppa l’abitudine di strapparsi le piume, può essere difficile farlo smettere. Dovrete rimuovere sia le cause principali dell’autodeplumazione sia fornire abbastanza distrazioni per non far continuare quest’abitudine. A volte il veterinario può mettere un collare di plastica o un protettore per il petto al cacatua per impedirgli fisicamente di raggiungere le piume o la pelle. Questa non è una soluzione permanente, ma può aiutare a far ricrescere le piume e a guarire le ferite. Il miglior rimedio è mettere il cacatua in una grande voliera con altri cacatua della sua specie, farà molta interazione con altri esemplari e non si annoierà.
Quando non smette
Quando un cacatua continua a strapparsi le piume, alla fine non cresceranno più. Questo punto del corpo rimarrà vuoto per il resto della sua vita. Se sviluppa anche l’abitudine d’infliggersi ferite, alla fine morirà d’infezione. È fondamentale mantenere i cacatua in un ambiente che li mantenga felici e in salute.
Problemi comportamentali
Un cacatua potrebbe avere problemi comportamentali di origine psicologica, difficili quanto le malattie fisiche. Il cacatua è un animale intelligente e ha bisogno di poter esprimere il suo comportamento naturale, quando gli viene impedito di vivere come farebbe un cacatua, potrebbe sviluppare problemi psicologici che si manifesteranno attraverso il comportamento.
Possibili problemi comportamentali nei cacatua
I problemi comportamentali nei cacatua possono manifestarsi con:
- Grida eccessive
- Autodeplumazione
- Ferite autoinflitte
- Attaccare e mordere chiunque
- Mostrarsi apatico, senza voglia di fare nulla
- Mostrare ripetutamente lo stesso comportamento (comportamento stereotipato)
Questi sono tutti sintomi di problemi psicologici, sono anche ciò che il proprietario percepisce come problema. Quando un cacatua inizia a gridare o a mordere, al proprietario non piace più stare con il cacatua, ma per il cacatua tutto è iniziato molto prima e il vero problema è la sua infelicità.
I sintomi sono quasi esclusivamente causati dai proprietari che impediscono al cacatua in cattività di esprimere il suo normale comportamento. A volte un cacatua può essere curato cambiando la sua sistemazione e il cibo, facendogli conoscere altri cacatua per il contatto sociale o stare con un proprietario che passa più tempo con lui. Altre volte il cacatua è così danneggiato che non smetterà mai completamente il suo comportamento autodistruttivo o stereotipato. Per fortuna si può ridurre a un minimo, così il cacatua può vivere una vita normale.
Ogni cacatua è diverso, proprio come nelle persone, ci saranno varie cause per i problemi psicologici.
Cosa può causare problemi psicologici nei cacatua?
In pratica qualunque cosa che impedisca a un cacatua di comportarsi normalmente potrebbe far iniziare i problemi. Noia, solitudine e isolamento sociale eviteranno che un cacatua passi il suo tempo in un modo “significativo per un cacatua”. In natura, un cacatua passa il tempo socializzando, cercando cibo, giocando con quello che trova, cercando cibo e volando al nido per bere, mangiando e dormendo. È predisposto per fare qualcosa. Se mettete un animale del genere in una gabbia piccola, con pochi o nessun gioco e con pochi contatti sociali, non la prenderà bene, alcuni cacatua lo fanno ma non tutti. Specialmente quando un cacatua è stato cresciuto con tante attenzioni e non ha mai imparato a divertirsi da solo, può diventare annoiato e disperato in una gabbia piccola e isolata. Per qualche motivo è comune per i cacatua tornare agli stessi comportamenti quando si trovano in quest’ambiente, inizieranno ad autodistruggersi (autodeplumazione e autolesionismo) desiderare attenzione in qualunque modo (grida eccessive) o impazziranno un po’.
Cosa si può fare per aiutare un cacatua con problemi comportamentali?
È importante notare che i sintomi (grida, aggressione, autolesionismo) non sono il problema. C’è una causa sottostante che deve essere affrontata. Il cacatua dovrebbe avere abbastanza cose da fare per sentirsi di nuovo normale, avrà bisogno di altri cacatua della sua specie, avrà bisogno di spazio, molti giochi e tanta pazienza per riprendersi. Alcuni se la caveranno bene, altri non si riprenderanno mai completamente.
Un cacatua con seri problemi comportamentali di solito non può stare con la famiglia che lo tiene. Il cacatua avrà bisogno di qualcosa in più rispetto a quello che la famiglia gli sta offrendo, ci vorrà un ambiente grande e ricco per farlo riprendere. Se i proprietari sono molto devoti, possono farcela; altrimenti il cacatua deve andare in un posto specializzato.
Ci sono delle riserve in cui i cacatua possono andare, hanno molte grandi voliere con cacatua della stessa specie, i cacatua così possono vivere in gruppo, fare amicizia e imparare di nuovo cosa vuol dire essere un cacatua. Può essere difficile trovare una buona riserva, probabilmente dovrete pagare per far vivere il cacatua lì. La maggior parte di questi posti non vi permetterà di riprendervi il cacatua dopo che i problemi comportamentali si saranno placati, poiché è probabile che il cacatua abbia una ricaduta se viene riportato in una piccola gabbia senza altri cacatua.
Se i proprietari sono molto devoti al benessere del cacatua, potrebbero tenerlo e realizzare dei cambiamenti per farlo vivere meglio. Il primo passo è prendere una gabbia enorme, in sostanza una voliera, che può stare sia in casa sia all’esterno (in questo caso deve avere comunque un’area interna) ma dovrà essere grande. Lo spazio permette ai cacatua di muoversi, aprire le ali, avere più giochi e rami di albero. Il prossimo passo è prendere tanti giochi per il cacatua. Per il resto il cacatua ha bisogno di molta attenzione, qualcuno deve giocare e socializzare con lui, deve sentirsi parte di una famiglia. Potrebbe aver bisogno di un amico adeguato o una compagna della stessa specie, può essere difficile trovarlo, ma è la cosa migliore per il cacatua; avrà un compagno 24 ore su 24, qualcosa che le persone non possono offrire.
Psittacosi nei cacatua
La psittacosi è una malattia molto grave che colpisce pappagalli e cacatua, è causata da un batterio, il Chlamydia psittaci.Umani, porcellini d’india, cavalli, cani, pecore, bestiame e quasi tutte le specie di volatili possono ammalarsi a causa di questo batterio. Quando un mammifero viene infettato dal Chlamydia psittaci la malattia non si chiama psittacosi ma ornitosi.
Il Chlamydia psittaci è imparentato col batterio che causa la malattia venerea Clamidia, ma non si tratta dello stesso batterio. Le due malattie non dovrebbero essere confuse.
Sintomi della Psittacosi
Quando un volatile viene infettato dalla Chlamydia psittaci, ci vorrà del tempo prima che inizino a comparire i sintomi. Di solito i primi sintomi compaiono tra i 12-45 giorni dopo l’infezione, ma alcuni uccelli mostreranno sintomi d’infezione anni dopo aver contratto il batterio. Per tutto questo tempo porteranno con loro il batterio Chlamydia psittaci senza che ne siano visibilmente colpiti.
I sintomi della psittacosi nei cacatua sono mancanza del respiro, respirazione udibile, liquido proveniente dal naso, tosse, liquido dagli occhi e diarrea verde chiaro. Quando questi sintomi compaiono, spesso il cacatua morirà entro due settimane.
Un volatile che non sembra malato è comunque portatore di psittacosi e ospita il batterio nel suo corpo, è portatore della malattia. Solo quando la sua salute è compromessa per altre ragioni la malattia si manifesterà e causerà i sintomi, che il volatile mostri o meno i sintomi, è contagioso e diffonderà il batterio della psittacosi. Il portatore infetterà altri uccelli, mammiferi e persone, che diventeranno a loro volta portatori o inizieranno a mostrare sintomi di psittacosi (o ornitosi negli umani).
I sintomi dell’ornitosi negli umani sono febbre, bassa velocità di reazione, tremore, mal di testa forte e mancanza di respiro. Se non trattata, la malattia può portare danni ai reni, polmonite o meningite. In alcuni casi è pericolosa per la vita o mortale.
Possibili modi d’infezione di psittacosi
Il batterio che causa la psittacosi può essere passato da un volatile malato o portatore ad altri uccelli o specie mammifere suscettibili attraverso: feci, polvere delle piume, cibo proveniente dal ventriglio, saliva o liquido nasale. Un portatore di psittacosi può infettare anche l’uovo, rendendo il pulcino portatore dalla nascita. Cani, gatti, cavalli, maiali e persone infette non possono diffondere la malattia, in altre parole possono essere infettati da un volatile, ma non possono infettarsi tra di loro. Volatili, bestiame, pecore e capre possono diffondere l’infezione tra di loro e a tutte le altre specie suscettibili.
art della dott.sa Debora Romano
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