La Toscana Adotta Misure per Controllare il Parrocchetto dal Collare
La Toscana ha recentemente approvato un innovativo Piano di controllo per il Parrocchetto dal collare (Psittacula krameri), una specie invasiva che rappresenta una minaccia significativa per l’agricoltura locale. Originari dell’Asia centrale, questi pappagallini verdi si sono diffusi rapidamente negli ultimi anni e sono particolarmente numerosi nella piana fiorentina.
Coldiretti Firenze ha lanciato un allarme riguardo all’impatto devastante di questi uccelli sulle colture. “L’invasione dei parrocchetti rischia di diventare incontrollabile, proprio come è successo con i cinghiali, i cani inselvatichiti, i colombacci e i piccioni”, ha dichiarato Cesare Buonamici, presidente di Coldiretti Firenze. I parrocchetti, grazie ai loro potenti becchi, sono capaci di rompere i gusci di frutta secca e nutrirsi di mandorle, mais, grano e semi di girasole, causando ingenti danni ai raccolti.
In risposta a queste preoccupazioni, la Giunta regionale toscana ha approvato una delibera il 1° luglio scorso, che sancisce la validità del Piano di controllo per il periodo 2024-2028. Questo piano autorizza interventi da parte della Polizia provinciale e, se necessario, delle Guardie Giurate venatorie, per gestire la popolazione di parrocchetti.
Il controllo della specie sarà attuato durante tutto l’anno, in presenza di danni alle colture agricole o alle attività zootecniche, anche senza l’uso di metodi ecologici. Questa decisione è stata supportata dal parere positivo dell’ISPRA, espresso nella nota del 29 maggio 2024.
Il piano rappresenta un passo fondamentale per la protezione delle colture toscane e per il sostegno agli agricoltori, che ogni anno affrontano le conseguenze della proliferazione di questa specie invasiva. Con queste misure, la Toscana spera di mitigare l’impatto dei parrocchetti e preservare l’equilibrio del suo prezioso ecosistema agricolo.