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Testimonianza di una passione: Il Grigio del Gabon nel suo habitat naturale

Testimonianza di una passione: Il Grigio del Gabon nel suo habitat naturale

Introduzione all’articolo: “Testimonianza di una passione: Il Grigio del Gabon nel suo habitat naturale”

Siamo felici di presentare sul nostro blog un contributo eccezionale di Margaux Deman, biologa specializzata nel comportamento animale e umano. Laureata in biologia ed etologia presso l’Università di Rennes, Margaux ha scritto questo articolo in prima persona, condividendo con noi uno sguardo approfondito e affascinante sui pappagalli grigi del Gabon nel loro ambiente naturale.

Questo articolo nasce dal frutto di una collaborazione speciale con il Dott. Guillaume Flouret, il quale ha facilitato il contatto con Béatrice Di Giacomo Lormant, una devota amante degli animali che ha trascorso quasi dieci anni in Africa centrale osservando questi straordinari volatili. Grazie alle sue preziose osservazioni, emerge un ritratto intimo e dettagliato della vita quotidiana dei pappagalli grigi, offrendoci una rara finestra sulle loro abitudini in natura.

Il lavoro di Béatrice e il racconto di Margaux ci offrono una prospettiva unica sui comportamenti riproduttivi, alimentari e sociali del Grigio del Gabon, oltre a sottolineare l’importanza della conservazione di queste specie e del loro habitat naturale. Attraverso questo articolo, speriamo di sensibilizzare i nostri lettori sull’urgenza di proteggere la biodiversità e di promuovere una maggiore consapevolezza ambientale.

Continuate a leggere per immergervi nelle affascinanti dinamiche di vita del Grigio del Gabon, come mai raccontate prima.

 

 

Testimonianza di una passione: Il Grigio del Gabon nel suo habitat naturale

 

 

Un ringraziamento speciale al veterinario Dott. Guillaume Flouret per avermi messo in contatto con una signora esperta e appassionata di pappagalli grigi del Gabon!

 

Le osservazioni sul campo: una fonte inesauribile di ispirazione

Per me, le osservazioni dirette sono sempre state la fonte principale di ispirazione, e alcune testimonianze possiedono una ricchezza di dettagli sorprendente. È il caso delle esperienze vissute da Beatrice Di Giacomo Lormant, un’appassionata e veramente amante del mondo animale. Durante quasi un decennio trascorso in Africa centrale, Beatrice ha avuto l’incredibile opportunità di osservare i pappagalli grigi del Gabon nel loro ambiente naturale. Questi pappagalli dimostrano un’intelligenza e una sensibilità straordinarie, vivendo in gruppi familiari molto uniti, spesso costituiti da almeno venti individui. Purtroppo, negli ultimi anni, le dimensioni di questi gruppi sono diminuite drasticamente a causa del bracconaggio e della distruzione del loro habitat.

 

Comportamento riproduttivo e alimentazione

Durante la stagione della riproduzione, le coppie si isolano per accudire la prole, per poi riunirsi nel clan. Comunicano tra di loro con richiami specifici, riconoscibili all’interno del gruppo, e cercano cavità negli alberi marci, che offrono rifugio e nutrimento grazie agli invertebrati che vi risiedono. Questi momenti sono anche l’occasione per nutrirsi di questi preziosi invertebrati, essenziali per il successo della riproduzione.

Beatrice sottolinea che le noci di palma costituiscono l’alimento principale di questi uccelli. Nonostante non riescano a rompere il duro guscio esterno, si alimentano dell’endosperma ricco e della polpa fibrosa. Queste risorse abbondanti vengono selezionate con cura dai pappagalli tra i grandi grappoli delle palme. Questo comportamento alimentare non solo sostiene i pappagalli stessi, ma anche la fauna terrestre circostante, contribuendo alla dispersione delle piante.

Si nutrono di prima mattina, mezzogiorno, poi sera, e passano il loro tempo interagendo tra di loro per il resto della giornata. Personalmente penso che tutto questo tempo disponibile per interazioni piuttosto che per la ricerca alimentare abbia permesso ai pappagalli di sviluppare la loro grande intelligenza sociale ed emotiva.

 

Integrazione alimentare e consapevolezza ambientale

In virtù delle sue osservazioni, Beatrice ha adottato un regime alimentare speciale per il suo pappagallo, Pinseau, che include noci di palma e grassi saturi forniti dal burro consumato quotidianamente. La dieta è arricchita da frutti stagionali come l’avocado, consumati solo quando sono completamente maturi per evitare problemi di tossicità legati ai frutti commerciali non maturati naturalmente.

Attenti ai nostri avocado del commercio perché non maturano nemmeno sull’albero e questo fa la differenza in termini di tossicità. In inverno gustano specialmente manghi e altri frutti scaldati dal sole e fermentati. Il consumo di frutta fermentata a basso contenuto di alcool è stato studiato in alcune specie animali ma non nei pappagalli a quanto pare.

 

Curiosità ecologiche e la disinformazione

Nel corso della nostra discussione, è emersa l’importanza di comprendere se la dieta naturale dei pappagalli includesse regolarmente proteine animali. Beatrice ha osservato pappagalli selvatici catturare piccoli crostacei nelle mangrovie, una pratica apparentemente comune ma poco documentata. Questo aspetto della loro dieta, che include anche piccoli animali marini ricchi di iodio e sodio, solleva questioni interessanti sulla complessità della loro alimentazione e sulle esigenze nutrizionali che spesso rimangono misconosciute a causa della disinformazione.

Lei non poteva dirmi se lo fanno tutto l’anno, ma questo comportamento sembra ricorrente.

 

Conclusione

Spero che queste riflessioni possano contribuire a risvegliare l’interesse e la sensibilità verso il grigio del Gabon, un pappagallo non solo affascinante ma anche emblematico della biodiversità che stiamo rapidamente perdendo. Questa testimonianza di Beatrice, insieme alla sua dedizione e rispetto per questi straordinari uccelli, offre uno sguardo prezioso e urgente sulla necessità di proteggere e comprendere meglio la vita selvatica.

Margaux Deman